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SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: I 4 ERRORI COMUNI E COME EVITARLI

Eccoci al quarto appuntamento con la spinosa questione della Scelta della Scuola Superiore. In questo articolo esploreremo gli stili decisionali più frequenti tra i genitori e gli adolescenti, ovvero quei comportamenti che potenzialmente celano gli errori comuni che si possono commettere davanti alla scelta della scuola superiore. Tuttavia, seguendo delle indicazioni, questi errori possono essere depotenziati o evitati.

lavagna con giusto e sbagliato

L'educazione dei propri figli è uno dei compiti più importanti e delicati che si affrontano come genitori. Ogni genitore desidera il meglio per i propri figli e spera di aiutarli a realizzare i propri sogni. Tra le decisioni più cruciali che si devono prendere insieme ai propri figli, la scelta della scuola superiore occupa un posto di primo piano.


Durante questo processo, la mente di un genitore è spesso un turbine di emozioni e pensieri. Coinvolge la ponderazione di aspettative, preoccupazioni e molte variabili pratiche. Richiede un equilibrio tra il supporto e il coinvolgimento. Una presenza invasiva o un'assenza possono entrambe avere conseguenze negative. Ed è per questo che i genitori devono essere consapevoli del loro ruolo guida e lavorare in collaborazione con i loro figli per aiutarli a trovare la strada che meglio riflette le loro passioni, inclinazioni ed esigenze.


Non esiste un libretto delle istruzioni che porta dritti alla scelta giusta, tuttavia, la paura di sbagliare non deve impedire a genitori e figli di esplorare e sperimentare. Ciò che è fondamentale è accogliere la possibilità di fare errori e questa consapevolezza va condivisa con i propri figli, aiutandoli a capire che è meglio correggere un errore che persistere in una situazione sbagliata.


È un processo decisionale che richiede dialogo, empatia, osservazione e informazione; è attraverso la modulazione di queste componenti che i genitori potranno adottare un atteggiamento equilibrato e costruttivo, affinché il ragazzo rimanga il protagonista della scelta e i genitori nel ruolo di consulenti e sostenitori.


Dunque, ciò che si può fare è lavorare, anche attraverso un supporto orientativo adeguato, sui comportamenti positivi da adottare che vanno a depotenziare la possibilità di fare una scelta sbagliata commettendo degli errori comuni.


1° errore comune: “scelta per esclusione” - Il Dialogo e l’Osservazione sono la chiave (*)


Quando si tratta di aiutare i propri figli nella scelta della scuola superiore, il dialogo è fondamentale. Tuttavia, è essenziale trovare il giusto equilibrio tra l'essere presenti e l'evitare di diventare troppo invadenti. Pretendere una decisione immediata o imporre la vostra volontà può essere controproducente e dannoso per il rapporto con i vostri figli. Allo stesso tempo, non si dovrebbe acconsentire a qualsiasi scelta dei figli solo per evitare conflitti o sentirsi responsabili di eventuali difficoltà future. Invece, dovete cercare di instaurare un dialogo aperto e sincero basato sulla fiducia reciproca. È questo il comportamento giusto che permette ai genitori di essere critici in modo costruttivo ed ai ragazzi di valutare obiettivamente i consigli ricevuti. Solo così si incoraggiano scelte ponderate che riflettano una valutazione approfondita e una considerazione attenta degli elementi in gioco.

ragazzo annoiato
Fare una scelta per esclusione ci si ritrova intrappolati in percorsi che non rispecchiano realmente le passioni e le abilità

Questo comportamento risulta costruttivo difronte al ragazzo che vorrebbe scegliere una scuola basandosi su ciò che non sa fare o su ciò che vuole evitare. Questa condizione può portare a una scelta limitata e poco soddisfacente, poiché si basa sulla negazione piuttosto che sull'aspirazione.


Attraverso il dialogo si deve aiutare il ragazzo a capire quanto sia importante considerare tutte le opzioni: informarsi in modo completo su ciò che ogni percorso scolastico comporta al fine di non avere una percezione errata del carico di studio, non focalizzarsi solo sulle debolezze passate o percezioni distorte riguardo a certe materie e non sottovalutare l'importanza di alcune discipline presenti in vari percorsi di studio; poiché solo facendo così si limita l’errore di ritrovarsi intrappolati in percorsi che non rispecchiano realmente le loro passioni e abilità, anziché basare la loro scelta su ciò che vogliono evitare o ciò che ritengono sia più facile.


In questo modo abbiamo depotenziato la possibilità di cadere nell’errore comune della “scelta per esclusione”.


D’altra parte anche il genitore (e l’insegnante) potrebbe essere soggetto attivo nel determinare una scelta per esclusione. È il caso dei ragazzi che, a causa delle loro prestazioni scolastiche, sembrano non adatti per percorsi di studio lunghi e impegnativi. Questi studenti vengono spesso indirizzati verso percorsi professionali in modo quasi automatico, senza tener conto delle loro specifiche inclinazioni e potenzialità.


Attraverso il dialogo e l’osservazione si può avere una visione realistica delle capacità dei vostri figli. Parlate con i vostri figli su ciò che amano fare a scuola, su quali materie trovano più coinvolgenti, e su quali sono i loro obiettivi futuri. Osservate i vostri figli, il loro stile di apprendimento e le loro passioni. È fondamentale essere consapevoli dei loro talenti e delle loro abilità uniche. Questo vi darà preziose indicazioni per depotenziare l’errore di cercare di adattarli rigidamente a percorsi predefiniti ma allo stesso tempo evitate di sottostimarli. Piuttosto cercate di trovare una scuola che valorizzi e sviluppi le loro specifiche intelligenze e capacità.


2° errore comune: “scelta per imitazione” - Fornire sostegno Emotivo ed Empatico


Il sostegno emotivo ed empatico aiuta il ragazzo a prendere decisioni basate su una comprensione profonda di sé stessi e contribuisce a mitigare l'errore della scelta per imitazione o per conformarsi agli altri.


Spesso, i ragazzi sono influenzati dalle decisioni dei loro amici o compagni di classe. La scelta di seguire il percorso scolastico di amici o compagni, agli occhi del ragazzo, può sembrare allettante perché offre una sensazione di sicurezza e appartenenza a un gruppo, ma non necessariamente garantisce di perseguire percorsi che li rendono veramente felici.


Davanti al ragazzo con questo tipo di comportamento, è importante riconoscere i segali di resistenza. Ciò implica mettersi nei suoi panni e cercare di comprendere le sue prospettive, che spesso riguardano la difesa del suo equilibro tra pari.

ragazzi su skateboard
La scelta per imitazione può nascondere la paura di perdere le amicizie e di non trovarne altre

I genitori dovrebbero creare uno spazio sicuro nel quale il ragazzo si senta libero di esprimere i propri pensieri, desideri e preoccupazioni legati dalla paura di perdere le amicizie e di non trovarne altre, temendo di rimanere solo. Quando il ragazzo si sente accettato e amato per chi è, sarà più incline a esplorare le varie opzioni in modo aperto e riflessivo.


Sostenere il ragazzo in modo empatico e non giudicante, incoraggiandolo a prendere decisioni basate sulla sua autenticità e sul suo benessere emotivo, anziché sulle sue preoccupazioni legate alle relazioni sociali; lo si aiuta a sviluppare fiducia in se stesso, riducendo così la pressione di conformarsi agli altri e soprattutto depotenziando la possibilità di cadere in questo errore comune.


3° errore comune: “scelta ereditaria” - Equilibrare l'influenza genitoriale


Il ragazzo, specie in età adolescenziale, potrebbe non essere pienamente consapevole delle proprie passioni, inclinazioni o abilità, o potrebbero non avere avuto l'opportunità di esplorarle adeguatamente. Spesso inoltre, non ha ancora raggiunto un livello di indipendenza completo dai genitori e potrebbe essere influenzato a credere di volere le stesse cose che i genitori vogliono per lui. Ciò è naturale poiché non ha ancora sviluppato una forte autonomia nel prendere decisioni e definire i propri obiettivi nella vita.


Davanti alla scelta, si possono manifestare due comportamenti: il ragazzo che si trova a voler seguire le aspettative dei loro genitori, non tanto per la loro genuina passione o interesse, ma perché crede che sia ciò che i loro genitori desiderano per loro; oppure il genitore che impone sul figlio un percorso che rifletta la loro stessa professione o aspirazioni.

ragazzino imita papà
Davanti all’adolescente che non ha ancora sviluppato una forte autonomia c’è il rischio dell’influenza genitoriale

Questi comportamenti, se non bilanciati, possono portare a scelte sbagliate e infelici. Si corre dunque il rischio di cadere nell’errore comune della "scelta ereditaria".


Questo processo decisionale si può depotenziare trovando un equilibrio tra le aspettative dei genitori e le passioni e inclinazioni uniche del ragazzo; ciò significa che le aspettative familiari dovrebbero essere un punto di partenza per la riflessione, ma la scelta finale dovrebbe essere guidata principalmente dalle passioni e dalle capacità del ragazzo. Ad esempio si potrebbe pensare di trascorrere del tempo con i genitori a lavoro e vedere da vicino cosa implica il loro lavoro quotidiano; oppure, partecipando a attività extracurriculari, stage, corsi o esperienze di volontariato, i ragazzi hanno l'opportunità di esplorare una vasta gamma di interessi e passioni.


4° errore comune: “scelta influenzata dai media” - Educazione ai Media


Sappiamo quanto la società moderna sia permeata da influenze mediatiche, allo stesso modo i media hanno un impatto significativo sulla percezione dei percorsi di studio. Serie TV, reality show e film possono influenzare le scelte dei giovani.


Pertanto se si vuole depotenziare la possibilità di trovarsi nell’errore determinato dalla scelta influenzata dai media, è importante aiutare i giovani a distinguere tra la rappresentazione mediatica e la realtà.


Un ragazzo potrebbe optare per una professione o un percorso di studio semplicemente perché è stato idealizzato o enfatizzato nei media, senza avere una comprensione adeguata di ciò comporta veramente. Un esempio chiaro di questa influenza è evidente nelle serie TV e nei programmi televisivi che si concentrano su professioni come medicina, legge, investigazione criminale, giornalismo e cucina. Questi programmi spesso presentano in modo accattivante le vite di professionisti in questi campi, creando un'immagine romantica o idealizzata di tali carriere. Gli spettatori, in particolare i giovani, possono sviluppare un interesse e una curiosità per queste professioni a causa della rappresentazione positiva o drammatica che ne viene data nei media, creando stereotipi o ideali irrealistici che influenzano le decisioni dei giovani.


ragazzi guardano serie tv al pc
La scelta influenzata dai media crea stereotipi o ideali irrealistici, diventa fondamentale distinguere tra la rappresentazione distorta delle professioni e la realtà di una percorso scolastico e la futura professione

In questi casi un percorso di orientamento, diventa fondamentale per aiutarli a distinguere tra la rappresentazione mediatica e la realtà di una percorso scolastico e la futura professione. L’orientatore diventa cruciale nell'aiutare i giovani a esplorare in modo approfondito, fornendo loro informazioni accurate e realistiche connesse a ciascun percorso. In questo modo, i giovani possono prendere decisioni informate e basate sulle proprie vere passioni e abilità, anziché essere influenzati in modo eccessivo dalla rappresentazione distorta delle professioni nei media.


Naturalmente è compito anche dei genitori occuparsi dell’educazione ai media, aiutandoli a sviluppare una comprensione critica dei media.


<<Cosa ne sai tu di cosa passa nella testa di un genitore?>>

autrice articolo
Come si suol dire: "Bisogna metterci la faccia" E noi ci mettiamo la faccia ... e pure l'anima!

In questo articolo vi ho condotto alla scoperta di quei comportamenti che celano un errore e nel farlo vi ho chiamati ad essere non solo genitori, ma anche guide empatiche, sostenitori devoti ed educatori attenti. So bene che potreste pensare:


<<È facile per te scrivere dietro a un computer, tu non puoi comprendere appieno ciò che passa per la mente di un genitore in queste occasioni>>. E avete ragione!.


Non posso entrare nella vostra esperienza personale né presumere di essere un esperto delle vostre vite.


Tuttavia, ciò che intendevo fare qui, è stato solo un incoraggiamento a non esitare nel cercare consigli e supporto, magari anche da altri genitori che stanno attraversando o hanno attraversato esperienze simili, e non solo necessariamente da professionisti. Condividere le vostre esperienze e preoccupazioni può rivelarsi un tesoro di preziose prospettive e suggerimenti. Ricordate sempre che i genitori, spesso, hanno un istinto naturale su ciò che è meglio per i loro figli. Non dovete ignorare questo istinto; al contrario, unite questa intuizione con una valutazione razionale delle opzioni a vostra disposizione.


Siate aperti a nuove idee e a nuovi punti di vista. Non c'è un unico modo "giusto" di educare i figli, ma piuttosto una vasta gamma di approcci validi. L'importante è mettere al centro il benessere dei vostri ragazzi e farlo con amore, impegno e consapevolezza.


E il primo gesto d’amore che potete compiere verso vostro figlio è accettare fin da subito che la scelta iniziale potrebbe non essere definitiva. Se ciò accadrà, non deve essere vissuto come sconfitta. Non esistono scelte sbagliate se si impara da esse e si adatta il percorso di conseguenza, intervenendo con supporto e comprensione. Ogni ragazzo è diverso e ha un proprio percorso unico di successo.


Come possiamo aiutarti?

Se sei arrivato alla fine di questo articolo è perché probabilmente sei profondamente coinvolta/o nella scelta della scuola di tuo figlio. E se ancora hai bisogno di ulteriori confronti e vuoi essere affiancato in questo processo di scelta della Scuola Superiore, come Associazione F.O.C.S. Formazione & Orientamento saremo felici di fare un colloquio orientativo per capire come poterti aiutare ulteriormente. Lascia i tuoi dati qui. Ti contatteremo al più presto.


(*) Gli stili decisionali menzionati nell’articolo fanno parte di un studio più approfondito della Professoressa Paola Ricchiardi (Professore Associato di Pedagogia Sperimentale presso l’Università di Torino) in “L'insuccesso scolastico e accademico e l'orientamento: gli errori frequenti nella scelta” per ASNOR

locandina percorso TI ORIENTO



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